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FISIOTERAPIA OSTEOPATIA A CATTOLICA

Magneto Terapia

C’è una ricchezza di dati sull’uso del magnetismo sin dai tempi antichi.

Per esempio ai tempi delle grandi civiltà in Grecia e a Roma, i poteri della pietra magnetica erano già conosciuti poiché venivano utilizzate per estrarre frammenti di metallo dalla pelle dopo le battaglie.

Ad oggi La magnetoterapia è una tecnica fisioterapica che utilizza i campi magnetici per ripristinare l’equilibrio biochimico cellulare. La tecnica si basa sul fatto che le cellule sono costituite da cariche elettriche e quindi, quando una persona si ammala, si verifica uno squilibrio energetico nel suo corpo.

I campi magnetici sono generati dall’emissione di corrente di bassa intensità e frequenza. L’unità di misura dell’intensità del campo magnetico è il gauss e la sua intensità massima di applicazione terapeutica non supera i 100 gauss. Per quanto riguarda la frequenza del campo magnetico, si misura con l’unità chiamata hertz (Hz) e non deve superare i 100 Hz.

La magnetoterapia viene utilizzata in una varietà di patologie o disturbi, ma viene applicata principalmente nelle lesioni muscolari o scheletriche.

 Può essere applicata in tre modi:

  • Terapia del campo magnetico statico: i magneti sono posizionati per mantenerli immobili direttamente sulla pelle 
  • Magnetoterapia elettromagnetica: si riferisce alla magnetoterapia con carica elettrica. Viene applicato mediante campi elettromagnetici pulsati (CEMP) per ristabilire l’equilibrio energetico cellulare. CEMP è l’acronimo di Pulsed Electromagnetic Fields. È spesso usato come sinonimo di magnetoterapia a bassa o alta frequenza. 
  • Magnetoterapia per agopuntura: i magneti vengono posizionati nei punti energetici del corpo individuati dall’agopuntura.

Come funziona la magnetoterapia?

In magnetoterapia, per creare il campo magnetico viene utilizzata un’apparecchiatura che  bio-stimola le cellule del corpo umano, ripristinando il corretto potenziale elettrico intra/extracellulare, perso a seguito di traumi o malattie.

 

Il trattamento è non invasivo per l’organismo, perché i campi magnetici emessi hanno un’azione biofisica diretta sulla cellula che non viene assorbita dal resto degli organi.

 

I campi magnetici sono prodotti da correnti di diversa intensità e frequenza. E verrà applicata la magnetoterapia a bassa o alta frequenza, tenendo conto se la patologia è acuta o cronica.

  • Magnetoterapia a bassa frequenza: si applica con un campo magnetico ad alta intensità e con frequenza inferiore a 100 Hz – basse frequenze. Il trattamento è rivolto a lesioni dei tessuti duri, ossa, fratture, protesi post-operatorie, osteoporosi, artrite. Inoltre, viene utilizzato nei tessuti molli per trattare l’infiammazione e il dolore.
  • Magnetoterapia ad alta frequenza: si applica con un campo magnetico a bassa intensità e con frequenze comprese tra 100 e 8.000 Hz – frequenze alte. Il trattamento è mirato alle lesioni dei tessuti molli, al miglioramento della circolazione sanguigna, alla riduzione del dolore e dell’infiammazione.

 

I vantaggi offerti da questa tecnica fisioterapica sono:

  • terapia non invasiva 
  • compatibile con l’applicazione di altri trattamenti 
  • Non manifesta effetti collaterali nel corpo.
  • Nelle sessioni di trattamento non c’è dolore.
  • Dona effetti benefici per il corpo. Il polo positivo trasmette energia e il polo negativo è antinfiammatorio e analgesico.

 

Gli effetti nell’applicazione della magnetoterapia sono:

  1. Effetto della regolazione circolatoria. Il campo magnetico apre i vasi sanguigni causando dilatazione con aumento della circolazione Questo aumento circolatorio porta anche ad un importante apporto di ossigeno negli organi.
  2. Effetto sul tessuto osseo. L’applicazione di corrente a bassa intensità attraverso il meccanismo noto come piezoelettricità ha un effetto di stimolazione trofica sul tessuto osseo e sul collagene. Questa bassa corrente stimola gli osteoblasti a produrre tessuto osseo. Allo stesso modo, aumenta la produzione di collagene che rafforza l’osso e favorisce anche la guarigione di muscoli, tendini e ferite della pelle.
  3. Effetto antinfiammatorio. Si verifica come conseguenza della regolazione del flusso circolatorio nelle arterie e nelle vene. Con l’aumento del flusso sanguigno, aumenta la quantità di ossigeno e sostanze nutritive necessarie per il ripristino delle cellule. In questo modo le tossine vengono eliminate e di conseguenza l’infiammazione diminuisce.
  4. Effetto di rigenerazione dei tessuti. Il campo magnetico stimola tutti gli elementi che compongono il tessuto colpito, favorendone la rigenerazione aumentando il flusso circolatorio nella zona interessata.
  5. Effetto analgesico
  6.  Effetto rilassante. Il campo magnetico diminuisce il tono simpatico e quindi agisce sul sistema nervoso centrale. Questo effetto di rilassamento è molto benefico per il paziente che soffre di dolore acuto o cronico, perché consente loro di riprendere il sonno normale dopo una fase di disturbo psicologico.

 

Per quali patologie è indicata?

  • Artrite
  • Artropatia acuta
  • Borsite
  • Crampi o spasmi muscolari
  • Coxartrosi
  • Mal di schiena
  • Distorsioni
  • Fratture
  • Ernia del disco
  • Spalla dolorosa
  • Lesione legamentosa acuta e subacuta
  • Lombosciatalgia
  • Osteoartrosi
  • Osteoporosi
  • Ritardo di guarigione ossea
  • Tendinite 

 

La frequenza, la modalità di applicazione e la durata della terapia dipenderanno dai sintomi, dall’intensità e dall’evoluzione della lesione o della patologia in ciascun paziente.

 

Tuttavia, i trattamenti sono generalmente applicati in cicli da 10 a 15 sedute, riprogrammabili in base ai risultati ottenuti. La frequenza può essere da 3 a 5 volte a settimana e il tempo di terapia può variare da 15 a 45 minuti per ogni sessione

 

Controindicazioni 

Per l’applicazione di questa terapia, devono essere prese in considerazione le seguenti precauzioni:

  • Non deve essere applicato durante la gravidanza o durante l’allattamento.
  • Non applicare questa terapia nei bambini.
  • Non applicare in presenza di malattie virali, cardiopatie, diabete giovanile, micosi, ipertiroidismo, tumori, emorragie, ipotensione.
  • Non applicare a persone con pacemaker o protesi magnetizzabili.

In ogni caso, è importante sottolineare che il paziente deve rivolgersi a un professionista qualificato e certificato.

Dott.ssa in Fisioterapia Falconetti Lucia